top of page

Mesoterapia antalgica

Micropunture a cadenza settimanale atte a ridurre il dolore 

Che tipi di dolore cura?

La mesoterapia antalgica viene utilizzata per tutti i tipi di dolore (osteoarticolare, muscolare, tendineo e neurologico) acuto e cronico.

Per fare qualche esempio: cervicalgia, dorsalgia, lombalgia e lombosciatalgia, dolore della spalla, del gomito, del polso, dell'anca, del ginocchio, della caviglia; artrosi della mano, dolori neuropatici post herpes, esiti di traumi.

​

Perché dovrei sceglierla rispetto ad altri farmaci per alleviare il dolore?

I vantaggi di questa terapia sono duraturi e  l’effetto (riduzione o eliminazione del dolore) è  già evidente dalle prime seduta e si amplifica nel tempo. Da sottolineare è e l’eliminazione degli effetti collaterali che ogni farmaco ha quando è assunto per bocca  o per via intramuscolare.

La mesoterapia difende l’equilibrio del nostro organismo e le funzioni degli organi che altrimenti vengono impegnati nel metabolizzare farmaci per via generale.

Agisce con un meccanismo locale e riflesso, che ne rende possibile l’uso anche anche in gravidanza.

E’ particolarmente adatta alle persone che  fanno terapia con altri farmaci ed a coloro che vogliono al massimo limitarne l’uso.

 

La tecnica utilizzata

Dopo accurata detersione della cute, si provvede all’inoculazione del farmaco scelto.

L’intera quantità di farmaco viene ripartita in piccole microiniezioni con piccolissimi aghi corti e sottili  (27 G di 4 mm), usati sotto la pelle per raggiungere il mesoderma, lo strato di cute posto subito sotto la pelle.

I siti di inoculazione variano in relazione alla quantità di farmaco da somministrare e dall’estensione della sede da trattare.

La tecnica prevede la formazione di piccoli pomfi che sono destinati a scomparire entro poche ore e che rappresentano i preziosissimi micro depositi sotto la cute da cui il farmaco, opportunamente diluito, esplica la sua azione antalgica.

I l farmaco viene distribuito in più microdepositi (pomfi) nel mesoderma, il quale si comporta come un sistema a lento rilascio (reservoir) del farmaco stesso, favorendo una lenta diffusione, anche per diverse ore, nei tessuti circostanti il sito di iniezione e quindi una costante interazione delle molecole con i siti recettoriali locali. Gli effetti farmacologici, dunque, vengono prolungati a livello locale, senza raggiungere elevate concentrazioni del farmaco a livello sistemico.

Questa metodica non altera il meccanismo di azione del farmaco, le cui proprietà rimangono invariate indipendentemente dal sito di somministrazione.

 

Frequenza delle sedute

La durata della singola seduta è di circa 10 minuti a seconda dell’estensione della sede da trattare e dalla gravità della patologia.

La terapia prevede inizialmente sedute settimanali, da 3 a 5 a seconda della patologia e dalla gravità. Superata la fase acuta è possibile, in seguito a rivalutazione medica, continuare con una fase di mantenimento con  sedute ogni 15 giorni e in seguito con qualche seduta mensile. 

 

Percezione del dolore

Risulta minima, tanto da non richiedere l’utilizzo di anestetici locali.

​

Controindicazioni

Allergia al principio attivo usato; terapia anticoagulante in atto; alcune patologie sistemiche croniche che potrebbero sconsigliare l’intervento mesoterapico e che vengono di volta in volta valutate 

​

Effetti indesiderati

  • Effetti indesiderati ecchimosi e/o piccoli ematomi;

  • lieve sanguinamento;arrossamento della zona trattata,infiammazione che si autolimita in poco tempo, microferite prodotte dall’ago, complicanze infettive locali (rarissime). Tutti questi effetti indesiderati, vanno incontro a risoluzione spontanea senza residui nel giro al massimo di di pochi giorni.

 

Vantaggi

Assenza di eventi avversi, rapidità d’azione, impiego di dosi farmacologiche ridotte, ripetibilità dei trattamenti dopo pochi giorni ; effetto terapeutico di lunga durata; possibilità di utilizzare l’intero dosaggio del farmaco localmente, nell’area da trattare.

Il farmaco, grazie al deposito nel mesoderma, rimane più a lungo nella sede da trattare rispetto alla somministrazione orale/intramuscolo.

​

Raccomandazioni

Dopo il trattamento mesoterapico si raccomanda di evitare di sottoporre la zona trattata a terapie fisiche evolute (ultrasuoni a bassa ed alta frequenza, laserterapia ad alta potenza, onde d’urto ad elevata energia, diatermia capacitivo/resistiva, elettroterapia, pressoterapia linfodrenaggio etc.) e trattamento manuale miofasciale, per almeno 24 ore, poiché queste favorirebbero una più rapida diffusione del farmaco iniettato e quindi una minor efficacia.

Dopo il trattamento si sconsiglia la depilazione e l’applicazione di creme e/o altri presidi e l’esposizione al sole per evitare discromie nelle sedi di inoculazione e il bagno ad immersione.
Nessuna particolare indicazione è richiesta, invece, nelle fasi precedenti al trattamento.

 

Costo/beneficio

La mesoterapia antalgica riabilitativa è da considerarsi una “terapia ecologica” secondo i principi del:

  • «poco» (ovvero, “in piccole dosi”)

  • «raramente» (ovvero, “con poche somministrazioni”)

  • «nel punto giusto».

La mesoterapia antalgica riabilitativa, infatti, permette di trattare il dolore utilizzando il dosaggio più basso possibile di farmaco, con poche somministrazioni e nella sede del dolore.

Grazie al meccanismo a lento rilascio e alla persistenza in situ dei farmaci somministrati, la mesoterapia consente un risparmio del volume di principio attivo da somministrare con assenza di effetti collaterali a livello sistemico che invece si hanno in seguito a terapia orale, endovenosa e/o intramuscolare.

Studi clinici scientificamente approvati,hanno dimostrato che la mesoterapia antalgica riabilitativa ha un’azione più rapida e duratura nel tempo e priva di effetti collaterali rispetto all’assunzione dello stesso farmaco con altre vie di somministrazione (ev., im, per os, veicolazione transdermica cutanea). Da ciò ne deriva un rapporto costo/beneficio a favore della mesoterapia.

​

​

Bibliografia

1e Chirurgien-dentiste de France. 1976;46(288):59–60.
2Saggini R, Di Stefano A, Dodaj I, Scarcello 3R. Saggini, S. D’ Ettole, A. Di Stefano, E. Ancona, G. Barassi,  R.G. Bellomo. Borsite della zampa d’oca in pazienti con gonartrosi: studio sulla veicolazione transdermica isoforetica. L, Bellomo RG. Pes Anserine Bursitis in Symptomatic Osteoarthritis Patients: A Mesotherapy Treatment Study. Journal of Alternative and Complementary Medicine. 2015;21(8):480-484. doi:10.1089/acm.2015.0007.
 Atti Congressuali 43° Congresso Nazionale SIMFER Ferrara 2015.
4Costantino C, Marangio E, Coruzzi G. Mesotherapy versus systemic therapy in the treatment of acute low back pain: a randomized trial. Evid Based Complement Alternat Med. 2011; pii: 317183. Pistor M. What is mesotherapy? L
5Narvarte DA, Rosset-Llobet J. Safety of subcutaneous microinjections (mesotherapy) in musicians. Medical Problems of Performing Artists. 2011;26(2):79–83.

Ariccia 00072 (RM)

Tel. 3470117963

  • White Facebook Icon
bottom of page